
Qual è il “giusto prezzo” per un gestionale d’impresa?
Perché non possiamo semplicemente dirti il prezzo di un gestionale d’impresa? Perché valutare il valore di un servizio non è mai semplice: non tutte le aziende sono uguali e le modalità di fornire lo stesso servizio possono variare di molto.
Ogni azienda è fatta di persone che, come tali, decideranno sulla base di informazioni, esperienze ed emotività. Queste componenti concorrono nella scelta a fronte dello sforzo rappresentato dal costo e più in generale dalle energie che serviranno per mettere in condizione chi, quel servizio, dovrà erogarlo. Più una di queste componenti viene messa “sotto pressione”, più la scelta è fonte di stress, con il rischio di una valutazione istintiva.
Beni, servizi e giusto prezzo
I prezzi di un bene sono fortemente connessi al rapporto fra domanda, offerta e costi di produzione. In quanto tipicamente espressione intellettuale, invece, il prezzo di un servizio è legato ad altri fattori quali il capitale umano, quello tecnologico, le esperienze e le competenze stratificate nel tempo, la collocazione geografica, il prestigio, la capacità di assistenza e in generale tutte le “garanzie” che il fornitore di servizi è in grado di offrire (o di far percepire) al proprio cliente.
Il prezzo di un servizio è quindi il corrispettivo in denaro che chi acquista è disposto a pagare in cambio di un “ritorno immateriale” rappresentato da un bene intangibile. Il prezzo non è un numero assoluto, ma si tratta piuttosto di un insieme di elementi che, complessivamente, determinano il valore dell’offerta e ne influenzano la percezione. Il prezzo rappresenta, quindi, l’espressione di un valore che deve essere percepito congruo dal potenziale acquirente.
Come valutare se il servizio offerto è vantaggioso?
Il valore del servizio deve quindi essere considerato “vantaggioso” ed è a questo punto che risultano determinanti le 3 componenti decisionali accennate in apertura di questo articolo: informazioni, esperienze, emotività. Lo stress decisionale subentra nel momento in cui la quantità e la qualità delle informazioni è ritenuta non sufficiente a spiegare le motivazioni del prezzo richiesto. Allo stesso modo, un prezzo “oggettivamente basso” proposto in assenza di sufficienti informazioni può essere facilmente “smascherato” da interlocutori più esperti che conoscono la materia di riferimento.
L’emotività è invece una variabile indipendente sottostante all’intero processo e deriva per lo più dalle “sensazioni” che il fornitore è in grado di suscitare nel proprio potenziale cliente. Un esempio banale? Ci si rivolge ad un avvocato rinomato perché ritenuto più affidabile. O si acquista un servizio da siti web o app che appaiono “ben fatti” ovvero fluidi, veloci da usare, belli da vedere. O ancora, si acquista un servizio da una persona che “ispira fiducia” grazie alla sua capacità di ascoltare o di presentare le proprie idee, unitamente al suo curriculum o a quello della società che rappresenta. L’aspetto emotivo è quindi legato ad una miriade di fattori diretti e indiretti che, in ultima analisi, compensano o giustificano la componente decisionale più razionale, data da informazioni e interpretazione delle esperienze.
Quanto costa un gestionale d’impresa?
Da oltre 35 anni ci occupiamo di gestionali d’impresa e sappiamo quali sono le criticità che i nostri potenziali clienti devono affrontare per poter dare il giusto valore al prezzo del nostro software o degli altri software disponibili nel mercato. Facciamo alcuni esempi.
Un buon gestionale d’impresa deve rappresentare una garanzia per l’azienda che lo utilizza, riducendo a zero il rischio di errore o di perdita di informazioni. Ma non solo.
Deve semplificare la vita aziendale riguardo agli aspetti su cui va ad incidere, risolvendo problematiche che rallentano il lavoro quotidiano: ottimizzare i processi significa risparmiare tempo prezioso e ridurre gli sprechi, migliorando il ROI. Ma dotarsi di un buon gestionale d’impresa significa anche avere clienti più soddisfatti, che acquisteranno più volentieri e faranno una pubblicità positiva della nostra azienda.
Poiché rappresenta un investimento importante in termini di sforzo complessivo, la scelta deve anche tenere conto di una prospettiva futura e durare nel tempo. Se acquistiamo un servizio, vogliamo che apporti miglioramenti significativi nel tempo, accompagnando la nostra attività per molti anni. Un servizio che funziona produce un valore continuativo per la nostra azienda e ci evita di dover fare i conti in futuro con innumerevoli costi sommersi (ad esempio legati all’errore nella scelta iniziale del fornitore, che poi faremmo fatica ad abbandonare visto l’investimento affrontato).
Possiamo concludere dicendo, quindi, che il giusto prezzo per un gestionale d’impresa è rappresentato dal rapporto fra livello tecnico del software, unicità del software, scalabilità, personalizzazione, capacità di produrre valore nel tempo, capacità di ridurre rischi e costi sommersi. Nell’ottica di un confronto è bene considerare a fondo tutti questi aspetti. L’errore più comune può essere quello di limitarsi a valutazioni superficiali che non tengano conto dell’evoluzione aziendale nel tempo, limitandosi a soddisfare solamente le esigenze del momento, al prezzo più basso.
Perché non possiamo semplicemente dirti il prezzo di un gestionale d’impresa?
- Non tutte le soluzioni gestionali sono uguali.
- Non tutte le organizzazioni hanno gli stessi requisiti.
- Ogni azienda utilizza funzionalità e capacità di elaborazione specifiche.
- Non tutte le imprese necessitano dello stesso livello di servizi di personalizzazione e assistenza.
Ecco perché fornire un prezzo giusto a fronte di esigenze specifiche richiede un confronto dettagliato per valutare il modo condiviso ogni aspetto.
Come scegliere il giusto fornitore?
Il mondo dei servizi è affollato e spesso mancano riferimenti “ufficiali” a cui rifarsi. Per questo è importante valutare il sapere tecnico e specifico del potenziale fornitore, spesso indicato anche dalle sue referenze. Ricordiamoci sempre che un servizio è prodotto da persone con le quali dobbiamo entrare in relazione. Optare per un fornitore empatico, propenso all’ascolto e capace di comprendere le reali esigenze della nostra azienda è fondamentale, soprattutto in una congiuntura difficile, che richiede costante cambiamento e ascolto. La scelta di un partner con cui poter comunicare efficacemente e del quale poterci fidare, infatti, semplificherà ulteriormente la fruizione del servizio, eviterà spese impreviste e sarà garanzia di elevati standard di assistenza nel tempo.
La trasparenza nella presentazione di un servizio è un altro importante criterio di selezione. È preferibile orientarsi su un fornitore che dedichi un tempo adeguato alla spiegazione di tutti i diversi aspetti proposti e che li riporti in modo altrettanto chiaro ed esaustivo nel preventivo. In ultima battuta, è consigliabile scegliere un fornitore che presenti aspetti differenzianti, che lo rendano unico nel suo settore.